Smartworking e Sicurezza dei dati - Intervista con Germano Lanzoni
11/04/2020
Come tutelare le informazioni in smartworking?
Il contenuto della chiaccherata live su Instagram del 10 aprile 2020 con Germano Lanzoni addizionato di ulteriori approfondimenti sulle best practice relative allo Smartworking / Sicurezza dei dati.
Cosa significa smartworking per Voi?
Per noi significa che i dati riservati devono restare riservati, in modo che tutti lavorino tranquillamente senza ansie.
Chi ha problemi di riservatezza di dati?
Tutte le aziende hanno dati riservati o segreti industriali e commerciali da proteggere. Pensiamo a formule chimiche, disegni e progetti, (dwg, autocad...), algoritmi e software, piani strategici, database di clienti, database di utenti e password... L'interesse nel tutelare i propri dati, e il valore che essi hanno si scontra con una sensibilità ancora bassa. Ci si accorge dell'importanza di una adeguata protezione quando il danno ormai è fatto.
Come ha impattato il Coronavirus nella gestione dello smartworking?
Un casino pazzesco, nessuno era pronto. Uno dei primi problemi era che... Non si trovavano i portatili!
La priorità è mettere le persone nelle condizioni di poter lavorare bene, pertanto grandissimo lavoro da parte degli uffici acquisit e in particolar modo delle funzioni "informatiche" dell'azienda per attivare strumenti per accedere ai dati e per condividere i dati. Fondamentalmente: email, file sharing e strumenti per chiamare.
Una volta
5 idee per vivere più in serenità lo smartworking?
1 – gli attacchi informatici sono aumentati e le false email tematizzate coronavirus impazzano. Nel dubbio non cliccate una email anomala e chiamate subito il vostro Resp IT.
2 - Attenzione ai trasferimenti di file con sistemi gratuiti. Se sono file delicati meglio capire trovare una strada sicura.
3 – Cambiate le password ai vostri account, soprattutto a quelli importanti. Potete dare un occhio se la vostra email è stata hackerata gratuitamente qui: defensis.it/emailcheck
4 - Se siete in smartworking ma vi muovete comunque da clienti chiedete al boss se ha criptato l’hard disk (è gratis). In modo che se ve lo rubano perché l'avete lasciato 2 minuti in macchina non vi viene il mal di pancia
5 - Usate l’hot-spot del cellulare piuttosto che Wi-Fi gratuite di cui non conoscete l’affidabilità. Si possono fare miracoli con i Wi-Fi.
6 - Quando chiudete Instagram aggiornate i vari programmi che vi siete installati nel pc. Il software vecchio ha bug spesso pericolosi.
Come tutelare le informazioni in smartworking?
Il contenuto della chiaccherata live su Instagram del 10 aprile 2020 con Germano Lanzoni addizionato di ulteriori approfondimenti sulle best practice relative allo Smartworking / Sicurezza dei dati.
Cosa significa smartworking per Voi?
Per noi significa che i dati riservati devono restare riservati, in modo che tutti lavorino tranquillamente senza ansie.
Chi ha problemi di riservatezza di dati?
Tutte le aziende hanno dati riservati o segreti industriali e commerciali da proteggere. Pensiamo a formule chimiche, disegni e progetti, (dwg, autocad...), algoritmi e software, piani strategici, database di clienti, database di utenti e password... L'interesse nel tutelare i propri dati, e il valore che essi hanno si scontra con una sensibilità ancora bassa. Ci si accorge dell'importanza di una adeguata protezione quando il danno ormai è fatto.
Come ha impattato il Coronavirus nella gestione dello smartworking?
Un casino pazzesco, nessuno era pronto. Uno dei primi problemi era che... Non si trovavano i portatili!
La priorità è mettere le persone nelle condizioni di poter lavorare bene, pertanto grandissimo lavoro da parte degli uffici acquisit e in particolar modo delle funzioni "informatiche" dell'azienda per attivare strumenti per accedere ai dati e per condividere i dati. Fondamentalmente: email, file sharing e strumenti per chiamare.
Una volta
5 idee per vivere più in serenità lo smartworking?
1 – gli attacchi informatici sono aumentati e le false email tematizzate coronavirus impazzano. Nel dubbio non cliccate una email anomala e chiamate subito il vostro Resp IT.
2 - Attenzione ai trasferimenti di file con sistemi gratuiti. Se sono file delicati meglio capire trovare una strada sicura.
3 – Cambiate le password ai vostri account, soprattutto a quelli importanti. Potete dare un occhio se la vostra email è stata hackerata gratuitamente qui: defensis.it/emailcheck
4 - Se siete in smartworking ma vi muovete comunque da clienti chiedete al boss se ha criptato l’hard disk (è gratis). In modo che se ve lo rubano perché l'avete lasciato 2 minuti in macchina non vi viene il mal di pancia
5 - Usate l’hot-spot del cellulare piuttosto che Wi-Fi gratuite di cui non conoscete l’affidabilità. Si possono fare miracoli con i Wi-Fi.
6 - Quando chiudete Instagram aggiornate i vari programmi che vi siete installati nel pc. Il software vecchio ha bug spesso pericolosi.