I software e le app, siano esse per PC, web o smartphone, sono composti da numerosi componenti software diversi, ognuno con una specifica tipologia di licenza. Non sempre le differenze che le contraddistinguono sono ben chiare agli utenti e ai soggetti interessati ad acquistarli nel caso di operazioni di M&A. Allo stesso tempo con oltre 200 tipi di licenze diverse non é facile individuare ed identificare tutti i componenti di un software.
Una commercializzazione del software senza aver svolto una appropriata attivitá di due diligence tecnica puó portare a costi aggiuntivi anche molto importanti per riportare in bonis la situazione, allungamento dei tempi per la commercializzazione e nei casi piú gravi l'impossibilitá di commercializzare il prodotto.
Si stima infatti che mediamente un software sia composto per l'80% da licenze open source e solo un 20% da codice proprietario scritto specificatamente.
In questo articolo daremo una panoramica rapida delle diverse tipologie di licenze software.
Cos'è il software Open Source?
Il termine Open Sourcing venne coniato negli anni ’90 a seguito della decisione da parte di Netscape di fornire il codice sorgente per la Netscape Communicator Internet Suite, al fine di offrire alla comunità di sviluppatori e utenti la possibilità di collaborare all’implementazione dello stesso.
Grazie al contributo di una così vasta comunità di ingegneri, sviluppatori e hacker, il vantaggio è presto detto: l’analisi e i test sul codice da un numero così elevato di professionisti consente di rilevare un maggiore numero di criticità e, quindi, la risoluzione delle stesse. Un sondaggio condotto da GitHub conferma che i benefici in termini di stabilità e sicurezza sono i più rilevanti. D’altro canto, il software proprietario che è sottoposto ad un’indagine e revisione meno particolareggiata, è a sua volta più esposto a pericoli di bug o exploit.
Possiamo quindi dire che lo sviluppo di programmi secondo il modello OSS è caratterizzato dal consenso fornito da parte dei detentori del copyright, alla revisione, modifica e redistribuzione del codice.
Cos'è il proprietary software?
Il proprietary software, invece, è solitamente fornito come sorgente chiusa. Talvolta puó essere fornito al cliente in modalità Open Source ma con la clausola che qualsiasi modifica al codice diventa di proprietà del licenziante.
Quali sono i tipi di licenze?
Esistono numerosi tipi di licenze:
• Copyleft (o Restrictive)
• Non-Copyleft (o Permissive)
• Public domain software
• Software “semi-libero”
• Freeware
• Adware
• Shareware
• Commercial Software
Copyleft (o Restrictive). Secondo la copyleft license le persone che distribuiscono il codice originale oppure opere che derivano da esso devono distribuire il codice sorgente o la copia ridistribuita con gli stessi termini di licenza dell’originale, col preciso scopo di garantire che i software liberi restino tali e non subiscano limitazioni dai successivi sviluppatori.
Non Copyleft (o Permessive). I software distribuiti con licenza non-copyleft possono essere ridistribuiti in copia o modificati purché vi sia attribuzione all’autore e questo venga sollevato da ogni responsabilità. In questo caso, la nuova licenza non deve necessariamente seguire l’originale.
Public domain software. Si tratta dei software non protetti da diritto d’autore, di pubblico dominio e gratuiti, ma non implica automaticamente l’accessibilità e la disponibilità del codice sorgente. Le copie e le modifiche non acquisiscono necessariamente lo stesso tipo di licenza.
Software “semi-libero”. Sono software semi-liberi quelli per cui gli autori garantiscono i diritti del software libero solo ad individui e attività che non abbiano finalità commerciali, per le quali invece è necessario il pagare per usare il programma.
Freeware. Il freeware è un software libero, di cui però non è disponibile il codice sorgente e né è consentito effettuare modifiche. Tuttavia è possibile duplicare e ridistribuire il software originale gratuitamente. Pensiamo, ad esempio, a Internet Explorer, gratuitamente disponibile al download e liberamente ridistribuibile (viene spesso inserito CD dimostrativi o di riviste).
Adware. I software Adware sono caratterizzati dalla presenza di banner pubblicitari, l’utente per il suo utilizzo accetta di visualizzare inserzioni pubblicitarie (generiche o targettizzate sull’utente) o di ricevere informazioni commerciali.
Shareware. La licenza shareware consente di utilizzare il software per un periodo limitato nel tempo (periodo di prova) e con limitate funzioni, prima di procedere all’acquisto. I programmi con licenza shareware solitamente non rendono disponibile il codice sorgente.
Software commerciale. Il software commerciale è un programma distribuito a pagamento, che non è da confondere con il software proprietario il quale fa rifermento alla gestione della proprietà intellettuale del software, mentre software commerciale indica la modalità di vendita/distribuzione del software.
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